Molti non sanno dell’esistenza della certificazione energetica, o non sanno come si applica. Delle case in cui noi viviamo, quelle che acquistiamo o prendiamo in affitto, spesso ignoriamo a quale classe energetica appartengono. Esistono 7 tipi di classi energetiche: dalla A alla G, la prima può arrivare ad avere fino a ++.
Questo parametro serve a determinare i Kwh/mq consumati in un anno, per esempio, se la vostra casa appartiene alla classe A++ vuol dire che ha un consumo energetico pari o inferiore ai 10 Kwh/mq.
Fino a qui è tutto chiaro. Proviamo a vedere se è possibile risparmiare sulle utenze domestiche. Giocoforza che, con il continuo rincaro delle bollette, quasi esponenziale di anno in anno, tanti sono i soldi tolti al nostro portafoglio.
Le norme di riferimento
Le norme previsionali dettate dal D.Lgs. 192/2005 ed integrate dal D.Lgs. 311/2006 sono poi state finalmente raggruppate nelle c.d. “Linee guida nazionale per la certificazione energetica degli edifici”,
Metodi di calcolo di riferimento nazionale
La prestazione energetica complessiva dell’edificio è espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale EPgl.
EPgl= EPi + EPacs + EPe + EPill
dove:
EPi: è l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale;
EPacs: è l’indice di prestazione energetica per la produzione dell’acqua calda sanitaria;
Epe: è l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione estiva;
EPill: è l’indice di prestazione energetica per l’illuminazione artificiale.
Nel caso di edifici residenziali tutti gli indici sono espressi in kWh/mq x anno, mentre per quelli industriali l’indice è espresso in Kwh/mc x anno.
La linea guida nazionale si semplifica in due metodologie di calcolo che servono per determinare la classe:
- Metodo calcolato di progetto;
- Metodi di calcolo da rilievo sull’edificio;
In particolare il Metodo calcolato di progetto :
prevede la valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di ingresso del progetto energetico dell’edificio come costruito e dei sistemi impiantistici a servizio dell’edificio come realizzati.
“a) UNI/TS 11300 – 1 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale;
b) UNI/TS 11300 – 2 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria;”
- la norma tecnica di cui alla lettera a) definisce il metodo di calcolo della prestazione energetica dell’involucro edilizio per il riscaldamento ed il raffreddamento;
- la norma tecnica di cui alla lettera b), a partire dalla prestazione dell’involucro edilizio, permette di calcolare la prestazione del sistema edificio-impianti in relazione allo specifico impianto termico installato. A oggi queste norme permettono il calcolo per il riscaldamento invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria e non per il raffreddamento estivo.
Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio o “standard”:
prevede la valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di ingresso ricavati da indagini svolte direttamente sull’edificio esistente. In questo caso le modalità di approccio possono essere varie:
1. mediante procedure di rilievo, anche strumentali, sull’edificio e/o sui dispositivi impiantistici effettuate secondo le normative tecniche di riferimento, previste dagli organismi normativi nazionali, europei e internazionali, o, in mancanza di tali norme dalla letteratura tecnico-scientifica;
2. per analogia costruttiva con altri edifici e sistemi impiantistici coevi, integrata da banche dati o abachi nazionali, regionali o locali;
3. sulla base dei principali dati climatici, tipologici, geometrici ed impiantistici.
Riflettete su che tipo di classe ricade il vostro edificio, a breve entreremo in merito della discussione sul restyling delle facciate degli edifici, che vi daranno uno spunto su come procedere e su come migliorare i vostri edifici.
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